Come non poter dedicare un pensiero alla Strada, l'elemento caratterizzante di questo viaggio. Quella lingua di asfalto che corre lungo la terra, seguendo la terra. Quella strada, che da Sud a Nord, congiunge (e a volte divide) Perth a Broome. Ti fa sapere che ce ne sono 2.200 di chilometri, anche se ne abbiamo fatti 4.400. Sneaky è in forma, non usa olio nè acqua, ma ci ha sorpreso nel consumo, dove, lanciato alla velocità di 110 Km/h ha deciso di volere un litro della preziosa linfa ogni sette chilometri, il che ci ha fatto ridurre drasticamente la velocità di crociera a 90 e alzare i livello di consumo a 9Km per litro.
La prima cosa che questa strada ti fa provare è che stai vivendo al contrario.
Intanto perchè pur andando verso Nord stavamo andando verso il deserto, e man mano che si percorrevano chilometri la temperatura si alzava, fino a toccare, dalle parti di Exmouth la soglia dei 46 gradi;
Poi perchè piu' ti allontani da un centro abitato piu' la vita costa. Voglio dire, la vita normale. Tipo reperire i materiali per costruirti una casa, oppure riparare una macchina o anche comprare le verdure che qui non crescono, o crescono fino a una certa latitudine.
Qui non è come in Italia, che te sei a 300 km dalla città e ancora trovi un paese dietro l'altro sovrastato da una cappa di rumore che ovatta ogni singola parola mai detta, qui senti una macchina arrivare quando è ancora a 2-3 minuti, che calcolando la velocità media australiana significa che te una macchina la senti quando è a 2-4 km di distanza. Ora, io mi immagino a piazza San Giovanni tendere l'orecchio e sentire una macchina arrivare dalla Cristoforo Colombo. Se non gira a Via Cilicia.
E poi piu' vai avanti, piu' la gente è friendly, ti invita a cena, ti offre da dormire, ti da le indicazioni giuste..., ti ci accompagna spesso. La gente sorride. Guidando il tuo maggior divertimento è salutare le macchine che incroci. Le poche macchine che incroci. Una ogni 5 minuti all'inizio, ogni quarto d'ora poi. Tutti col braccino alzato. E te ancor di piu'.
Piu' vai avanti piu' la natura prende piede. O meglio, riprende possesso di te stessa. E te semplicemente uno come tutti gli altri,solo un po' rompicoglioni con quel rumore che fa il tuo Van.
Tutto si svolge in silenzio. Che percepisci come “desolazione”, a volte “noia”. E allora come già accennavo precedentemente corri tutto baldanzoso verso il primo sconosciuto che ti capita a tiro e gli sorridi e lo tratti come se fosse tuo fratello e lui fa altrettanto e parli per ore di tutti i cazzi tuoi che neanche il tuo miglior confidente MAI saprà. Dopodichè non ti vedi mai piu'. E i tuoi segreti? Finalmente li lasci viaggiare, hai aperto la gabbietta del canarino.
Allora forse se loro sorridono, e anche noi qui sorridiamo, vuol dire che il segreto sta nel Silenzio.
Nell'essenza del silenzio. Che è anche saper ascoltare.
E' che nel silenzio sei nudo. Non li hai gli anticorpi perchè non te li sei mai nemmeno potuti creare.
E allora Pensi. E pensi. E poi pensi ancora. E ti vengono in mente dalle vaccate piu' assurde a degli attimi remoti della tua intimità, della tua piccola bolla di cristallo in cui sei cresciuto. E poi li condividi appunto col primo stronzo che passa.
La strada in WA è accarezzata dal vento, a volte tenace a volte soave, ma sempre presente. Un vento che modella la vegetazione di alberi alti che man mano diventano sempre piu bassi e sempre più attorcigliati, per poi trasformarsi piante e infine cespugli. E poi scompaiono. E poi riappaiono, in forma eccezionalmente tropicale alle porte di Broome. Con dei Baobab giganti a sorvegliarne l'ingresso. E il tutto si svolge sotto un cielo immensamente gigante che all'orizzonte incontra una sterminata terra rosso bruciato che si diverte a fargli il solletico attraverso gli immensi termitai che durante tutto il percorso ti accompagnano.
Una terra dove gli animali sono i padroni, i protagonisti. Prima durante e dopo. Sono i casellanti di questa autostrada verso il passato. Non il nostro, quello del mondo. Che è anche il nostro.
E ti dicono che puoi viaggiare solo di giorno. E tu lo fai.
Quando è tramonto metti la freccia e lasci la scena del film. O meglio, diventano loro gli attori. E allora ti capita di sentire costantemente rumori tra i cespugli e il tuo cervello è subito lì, al serpente più velenoso, al dingo piu' affamato (grazie a dio i Leoni sono in un altro film). Poi ti risvegli immediatamente perchè ti sei reso conto che come un coglione sei a piedi nudi sul nido delle formiche che beccano. E come beccano! E mentre cerchi di scrollartele di dosso sai che il sole ti sta salutando e che sta per accadere l'inevitabile. Allora tenti di barricarti nel van ma dopo poco il caldo ti vince e te semplicemente apprendi cosa significa far parte della catena alimentare. Vestito di nuguli di zanzare che ti affettano le orecchie da tanto rumore che fanno. Che poi è peggio quello del beccone. Semplicemente non dormi. E sfiati dal caldo. E son due giorni che non ti fai la doccia anche se sudi come una bestia. Che fai? Ti lasci mangiare. Scegli sempre il male minore.
Sia chiaro, di giorno mica si scherza. Con le solite mosche che espletano per te la tua toelette quotidiana, canguri che adorano attraversare fuori dalle strisce pedonali, capre e pecore a non finire, uccelli semipreistorici e falchi della madonna. E mucche che come al solito si fanno i cazzi loro.
E tutto cio' ha un ciclo. Che l'uomo come al solito accelera. E accelera che ti accelera poi ti trovi un cimitero per la strada. Un viaggio tra carcasse macilente e carogne preda di falchi e corvi. Tutto serve a tutto. Tutto si compensa.
E tutto veniva percepito come fastidio, disordine, solitudine. Arrivati a Broome ci siamo ritrovati inaspettatamente stanchi. Entrare in un ostello dopo circa un mese on the road per noi è stato come per ogni esploratore avvistare terra. Non lo so cosa loro provassero ma dopo tanta fatica, dopo la prima meta raggiunta, dopo tanta “desolazione”, quel che mi turbava è che cercando vita già sentivo nostalgia del maledetto Silenzio.
La prima cosa che questa strada ti fa provare è che stai vivendo al contrario.
Intanto perchè pur andando verso Nord stavamo andando verso il deserto, e man mano che si percorrevano chilometri la temperatura si alzava, fino a toccare, dalle parti di Exmouth la soglia dei 46 gradi;
Poi perchè piu' ti allontani da un centro abitato piu' la vita costa. Voglio dire, la vita normale. Tipo reperire i materiali per costruirti una casa, oppure riparare una macchina o anche comprare le verdure che qui non crescono, o crescono fino a una certa latitudine.
Qui non è come in Italia, che te sei a 300 km dalla città e ancora trovi un paese dietro l'altro sovrastato da una cappa di rumore che ovatta ogni singola parola mai detta, qui senti una macchina arrivare quando è ancora a 2-3 minuti, che calcolando la velocità media australiana significa che te una macchina la senti quando è a 2-4 km di distanza. Ora, io mi immagino a piazza San Giovanni tendere l'orecchio e sentire una macchina arrivare dalla Cristoforo Colombo. Se non gira a Via Cilicia.
E poi piu' vai avanti, piu' la gente è friendly, ti invita a cena, ti offre da dormire, ti da le indicazioni giuste..., ti ci accompagna spesso. La gente sorride. Guidando il tuo maggior divertimento è salutare le macchine che incroci. Le poche macchine che incroci. Una ogni 5 minuti all'inizio, ogni quarto d'ora poi. Tutti col braccino alzato. E te ancor di piu'.
Piu' vai avanti piu' la natura prende piede. O meglio, riprende possesso di te stessa. E te semplicemente uno come tutti gli altri,solo un po' rompicoglioni con quel rumore che fa il tuo Van.
Tutto si svolge in silenzio. Che percepisci come “desolazione”, a volte “noia”. E allora come già accennavo precedentemente corri tutto baldanzoso verso il primo sconosciuto che ti capita a tiro e gli sorridi e lo tratti come se fosse tuo fratello e lui fa altrettanto e parli per ore di tutti i cazzi tuoi che neanche il tuo miglior confidente MAI saprà. Dopodichè non ti vedi mai piu'. E i tuoi segreti? Finalmente li lasci viaggiare, hai aperto la gabbietta del canarino.
Allora forse se loro sorridono, e anche noi qui sorridiamo, vuol dire che il segreto sta nel Silenzio.
Nell'essenza del silenzio. Che è anche saper ascoltare.
E' che nel silenzio sei nudo. Non li hai gli anticorpi perchè non te li sei mai nemmeno potuti creare.
E allora Pensi. E pensi. E poi pensi ancora. E ti vengono in mente dalle vaccate piu' assurde a degli attimi remoti della tua intimità, della tua piccola bolla di cristallo in cui sei cresciuto. E poi li condividi appunto col primo stronzo che passa.
La strada in WA è accarezzata dal vento, a volte tenace a volte soave, ma sempre presente. Un vento che modella la vegetazione di alberi alti che man mano diventano sempre piu bassi e sempre più attorcigliati, per poi trasformarsi piante e infine cespugli. E poi scompaiono. E poi riappaiono, in forma eccezionalmente tropicale alle porte di Broome. Con dei Baobab giganti a sorvegliarne l'ingresso. E il tutto si svolge sotto un cielo immensamente gigante che all'orizzonte incontra una sterminata terra rosso bruciato che si diverte a fargli il solletico attraverso gli immensi termitai che durante tutto il percorso ti accompagnano.
Una terra dove gli animali sono i padroni, i protagonisti. Prima durante e dopo. Sono i casellanti di questa autostrada verso il passato. Non il nostro, quello del mondo. Che è anche il nostro.
E ti dicono che puoi viaggiare solo di giorno. E tu lo fai.
Quando è tramonto metti la freccia e lasci la scena del film. O meglio, diventano loro gli attori. E allora ti capita di sentire costantemente rumori tra i cespugli e il tuo cervello è subito lì, al serpente più velenoso, al dingo piu' affamato (grazie a dio i Leoni sono in un altro film). Poi ti risvegli immediatamente perchè ti sei reso conto che come un coglione sei a piedi nudi sul nido delle formiche che beccano. E come beccano! E mentre cerchi di scrollartele di dosso sai che il sole ti sta salutando e che sta per accadere l'inevitabile. Allora tenti di barricarti nel van ma dopo poco il caldo ti vince e te semplicemente apprendi cosa significa far parte della catena alimentare. Vestito di nuguli di zanzare che ti affettano le orecchie da tanto rumore che fanno. Che poi è peggio quello del beccone. Semplicemente non dormi. E sfiati dal caldo. E son due giorni che non ti fai la doccia anche se sudi come una bestia. Che fai? Ti lasci mangiare. Scegli sempre il male minore.
Sia chiaro, di giorno mica si scherza. Con le solite mosche che espletano per te la tua toelette quotidiana, canguri che adorano attraversare fuori dalle strisce pedonali, capre e pecore a non finire, uccelli semipreistorici e falchi della madonna. E mucche che come al solito si fanno i cazzi loro.
E tutto cio' ha un ciclo. Che l'uomo come al solito accelera. E accelera che ti accelera poi ti trovi un cimitero per la strada. Un viaggio tra carcasse macilente e carogne preda di falchi e corvi. Tutto serve a tutto. Tutto si compensa.
E tutto veniva percepito come fastidio, disordine, solitudine. Arrivati a Broome ci siamo ritrovati inaspettatamente stanchi. Entrare in un ostello dopo circa un mese on the road per noi è stato come per ogni esploratore avvistare terra. Non lo so cosa loro provassero ma dopo tanta fatica, dopo la prima meta raggiunta, dopo tanta “desolazione”, quel che mi turbava è che cercando vita già sentivo nostalgia del maledetto Silenzio.
La Strada
Casa in Movimento
Piccoli termitai crescono
Tropico ale'
Parcheggiando qua e la'
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