- Day 1 -
Dopo qualche giorno a Kalbarri eccoci pronti a ripartire direzione nord.
Dopo qualche giorno a Kalbarri eccoci pronti a ripartire direzione nord.
Una lunga striscia di asfalto dritta e in leggera salita in mezzo ad assolutamente nulla. O meglio, se si possono chiamare alberi quei cespuglietti semieucaliptici di un metro e mezzo che costeggiano il linguone di asfalto allora si, abbiamo viaggiato in compagnia di cespuglietti eucaliptici. Ovviamente noi che non ci facciamo mancare niente il giorno della partenza ci siamo alzati con calma verso le 8.30, solito rito della caffettiera monodose, un'occhiatina a un paio di look-out in un parco nazionale ed eccoci pronti ad affrontare il semideserto ovviamente alle 12.00 spaccate. Quattrocento chilometri in piena estate ormai a cavallo del tropico del capricorno sono ovviamente il meglio che uno (o meglio tre) col Van possono auspicare. Verso le 13.30, ho avuto la pazzerella idea di controllare il termometro comprato ad Albany al negozio 2$: 38 gradi. Dentro ovviamente. Ci guardiamo. Ci giriamo. Vistose perdite di liquidi sui sedili. Acqua, presto! Iniziamo a sentire pesantezza agli occhi e una leggera evaporazione generale. Beviamo ancora e così, per non pensarci su, cannino.
Io non so come spiegare una strada Australiana. Intanto potrei dire che non esistono gallerie. Quindi potrete immaginare che è un continuo sali e scendi, ma sali sali sali, e quando sei su, eccoti di fronte i prossimi cinque minuti della tua vita. Rifletti un attimo e ti lanci giu' come in quei sogni dove sogni di cadere nel vuoto...fatto sta che sali e scendi sali e scendi, siamo arrivati a Monkey Mia. Ovvero, 40 km prima, in una delle spiaggette che trovi on the way. Quantro chilometri di effetto-shaker (sterrato) e di fronte a noi il Paradiso. Piante di mangrovie, sabbia bianchissima di conchiglie frantumate, acqua verde e man man che guardi l'orizzonte diventa turchese, scogli sulla sinistra, baia sulla destra. Selvaggia. Disabitata. Venticello leggero. Tramonto grigioroarancio in corso. Orgasmi profusi.
Io non so come spiegare una strada Australiana. Intanto potrei dire che non esistono gallerie. Quindi potrete immaginare che è un continuo sali e scendi, ma sali sali sali, e quando sei su, eccoti di fronte i prossimi cinque minuti della tua vita. Rifletti un attimo e ti lanci giu' come in quei sogni dove sogni di cadere nel vuoto...fatto sta che sali e scendi sali e scendi, siamo arrivati a Monkey Mia. Ovvero, 40 km prima, in una delle spiaggette che trovi on the way. Quantro chilometri di effetto-shaker (sterrato) e di fronte a noi il Paradiso. Piante di mangrovie, sabbia bianchissima di conchiglie frantumate, acqua verde e man man che guardi l'orizzonte diventa turchese, scogli sulla sinistra, baia sulla destra. Selvaggia. Disabitata. Venticello leggero. Tramonto grigioroarancio in corso. Orgasmi profusi.
Parcheggiamo ovviamente tra le mangrovie. Scendiamo ci accucciamo per attraversarle e di fronte a noi di nuovo il mare. Oceano. Docile Indiano. Svenimenti profusi. Torniamo indietro, iniziamo a parlare del culo e del controculo quando veniamo letteralmente attaccati da uno sciame kamikaze di fanatiche zanzare tropicali. Un inferno. Schiaffi e pugni contro tutto e tutti. Schizzi di sangue. Cadaveri dappertutto. Una Caporetto. Saltiamo sul Van e contiamo i feriti. 15. 15 fastidiosi becconi ciascuno. Si, era giunto il momento dell'arma segreta. Ci spruzziamo l'autan anti aerei tropicali in ogni dove, Mao salta felino sul tetto e inizia a srotolare l'enorme reteantizanzara inculata alla fattoria, poi taglia le corde con la sua lama e me le passa. Le impugno e inizio a bruciarne le punte come antisfilacciamento. Passo le dita a stringerle e perdo tre strati di cute. Taccio, c'è altro da compiere. Passo le corde a Mao che inizia a fissarci la reteantizanzara. Imrpovvisa nodi da manuale, spergiurando che illo tempore fu un temerario Lupetto, io che domando i motivi del suo acquisto del libricino dei nodi di tre giorni fa al mercato dei Lions di Geralton (pensa come stamooooo) E' pronta, srotoliamo. Fissiamo la rete coi sassi, entriamo nel Van e addio zanzare. O così si pensava. Dopo un quarto d'ora il vento, che al tramonto cresce fino ad arrivare a velocita da Bora triestina, ha già spostato tutti i sassi che fissavano la rete, ma, sorpresa, nessun attacco volatile.
Chiaro!!! Quando mai mosche e zanzare attaccano col vento? Smontiamo tutto, partita a Burraco e ninne umide.
- Day 2 -
La mattina ci alziamo di buon'ora e mentre Mao cerca di svegliarsi io e Erika iniziamo a passeggiare lungomare circumnavigando degli scogli meravigliosi dove onde verdesmeraldo delicatamente si infrangono. Memori della "stagione neozelandese" (qualcuno ricorderà) inizia la caccia serrata alle cozze, ma a parte un paio di ostriche vuote il nulla. Mentre passeggiamo vediamo che Mao è sulla punta di un alto scoglio a petto in fuori. Osserva l'orizzonte, il temerario conquistatore di lande sperdute. A un certo punto però, inizia a sventolare le braccia, gira i tacchi, inizia a correre forsennatamente, si blocca, fa ancora cenni, scaglia un sasso verso l'ignoto, riprende a fuggire ciabattando nervosamente. Sconcertati osserviamo la scena senza capire. Dal nulla ecco spuntare un Ariete inselvatichito con corna decisamente acuminate. E' infuriato. Mao il conquistatore si arrende e fugge via. Noi proseguiamo la nostra passeggiata da "Laguna Blu" e con calma torniamo indietro. Sembra quasi di essere all'Isola dei Famosi. Mancava solo la telecamera del Cico :)
Mentre ci affacciamo alla nostra spiaggia sentiamo un lamento in lontananza: - Ragazzi!!! Oh!!! Il caprone non mi molla, è un'ora che sto sul tetto del Van! Iniziano gli sfotto' ad alta voce. Manco a farlo apposta dal Bosco di Mangrovie esce il Dio degli scogli, l'ariete medesimo, che probabilmente sentitosi irriso decide di caricarci. Santo mare! Io e Erika ci rifugiamo nell'acqua e lui si ferma lì, davanti a noi, con gli "ongulati" a mollo. Fregato! Decidiamo di rilassarci un po', tanto stiamo in paradiso, il resto puo' attendere. Mentre studiamo il nemico (e lui noi) ecco sbucare dal bosco medesimo Mao in mutande decisamente trafelato che corre in acqua da noi.
- Oh ragazzi, il cornuto non mi molla -
- Ma si – faccio io – si stancherà. Intanto troviamogli il nome. Secondo me è Yellow Pecora che rispunta dal nulla (altri aneddoti neozelandesi). Approvazione all'unanimità.
Passata un'altra ora iniziano i crampi di fame e l'accartocciamento cutaneo tipico da ammolli prolungati. Studiamo il piano d'attacco. Io vado di fronte a Yellow Pecora (per comodità da ora Y.P.) e lo distraggo un po'. Lui tenta un paio di affondi nell'acqua ma tra i due chi nuota meglio sono io (una rarità! piccole rivincite generali). Iniziamo a belarci contro reciprocamente e mentre lo distraggo Erika prova la dipartita.
- sono al van! - Urla lei.
E' salva. Irrido un po' YP e torno negli abissi (30 cm di acqua)
Nel frattempo camminando osservo il fondo trasparentissimo. - Mao!!! Ho trovato una vongola -
- Petta che guardo anch'io. Pieno!!!!! -
Per qualche attimo gioia e stupore aleggiano nell'aria. Poi inizia la caccia spietata. Non una verrà lasciata in mare! Dopo un'ora (e un paio di chili di conchigliame) decidiamo di far ritorno al campo base, ma YP, inaspettatamente, è sempre lì ad attenderci.
Brain storming generale. Ci dividiamo, Mao direzione baia, io direzione Van. YP torna al suo primo amore: Mao. Sono salvo. Salgo su Sneaky, metto in moto e vado dritto alla baia. Mao è già lì. Ovviamente in tenera compagnia. Mi consegna il bottino e decide di instaurare un'amicizia con YP. Tenta l'approccio un paio di volte, rischia di essere infilzato, svolta a sinistra e ci raggiunge al Van. Nel frattempo YP sembra disorientato, studia il tracciato, trova una via e si avvicina. Mao balza sul tetto, noi nel van e ci chiudiamo dentro. YP tenta di entrare un paio di volte per gli ingressi convenzionali senza successo allora si limita semplicemente ad assediarci.
Un'altra ora vola via, nel van, verso mezzogiorno, ci sono 40 gradi. Mao è in mutande sul tetto. Senza protezione. Tentiamo l'approccio bonario. Il cibo.
YP accetta la ns offerta del pane, qualcuno propone di adottarlo. Gli altri acconsentiscono e pensano a come stockarlo nel Van fino a Melbourne. Sneaky inorridisce. Noi sempre piu' convinti riprendiamo la familiarizzazione con YP aprendo il portellone laterale, ma mentre Erika si appresta a cibarlo teneramente con l'ultima fetta del ns pane, YP prende la rincorsa, imbraccia le corna e cerca di farsi breccia tra la porta socchiusa. - Boooom! - che botta!
In preda alla disperazione (e disidratazione) metto in moto Sneaky che all'occorrezza si è rivelata sempre pronto, urlo a Mao un "tieniti forte!" e parto.
Ora mi immagino se per caso qualcuno era su uno di quegli scogli. Non deve essere stato male osservare un Van sulla spiaggia con uno uomo in mutande sul tetto correre a otto a velocità sostenuta mentre viene incalzato da un Ariete con due coglioni penzolanti grandi come una borraccia.
Per una frazione di secondo un pensiero attraversa la mia mente: "forse usano quelle, i beduini nel deserto, che li vedi sempre con ste borraccione de pelo!" Ma torno subito alla realtà. C'è una missione da compiere. Urlo a Mao di scendere al volo, sale in macchina e corriamo via dall'isola dei famosi infestata di pecore (mmmhhh, interessante...) con YP al seguito che molla la presa solo all'incrocio con la statale. YP 10 Italia 1 (Sneaky migliore in campo 7).
Con Vongole al seguito,
YP accetta la ns offerta del pane, qualcuno propone di adottarlo. Gli altri acconsentiscono e pensano a come stockarlo nel Van fino a Melbourne. Sneaky inorridisce. Noi sempre piu' convinti riprendiamo la familiarizzazione con YP aprendo il portellone laterale, ma mentre Erika si appresta a cibarlo teneramente con l'ultima fetta del ns pane, YP prende la rincorsa, imbraccia le corna e cerca di farsi breccia tra la porta socchiusa. - Boooom! - che botta!
In preda alla disperazione (e disidratazione) metto in moto Sneaky che all'occorrezza si è rivelata sempre pronto, urlo a Mao un "tieniti forte!" e parto.
Ora mi immagino se per caso qualcuno era su uno di quegli scogli. Non deve essere stato male osservare un Van sulla spiaggia con uno uomo in mutande sul tetto correre a otto a velocità sostenuta mentre viene incalzato da un Ariete con due coglioni penzolanti grandi come una borraccia.
Per una frazione di secondo un pensiero attraversa la mia mente: "forse usano quelle, i beduini nel deserto, che li vedi sempre con ste borraccione de pelo!" Ma torno subito alla realtà. C'è una missione da compiere. Urlo a Mao di scendere al volo, sale in macchina e corriamo via dall'isola dei famosi infestata di pecore (mmmhhh, interessante...) con YP al seguito che molla la presa solo all'incrocio con la statale. YP 10 Italia 1 (Sneaky migliore in campo 7).
Con Vongole al seguito,
ci dirigiamo a Denham, l'unico paesello nel raggio di 150 km. Approfittiamo della gita per dare un'occhiata al luogo, fare una doccia in una delle solite aree di ristoro gratuite, compriamo il prezzemolo per il Soutè e torniamo fiduciosi al campo base.
Nessuna traccia di YP. Un altro Van è appostato in una delle spiaggette della Baia. Parcheggiamo e a piedi andiamo ad avvisare i compagni del pericolo (a Denham Erika e Mao erano andati ad avvisare l'ufficio informazioni della presenza di un Ariete coi controcoglioni a Fowler Beach. Grande risata del personale che informa che tutta la zona è piena di innoqui arieti). Appena detto loro, ci rendiamo conto di quanto possa essere stato ridicolo ascoltare la ns storia e tra avvisaglie di risatine torniamo indietro e iniziamo la cottura del mollusco. Dopo il danno, la beffa.
Presi dall'esaltazione della pesca ci giuriamo disposti a tutto pur di conquistare il territorio e far schiavo YP. Ma mentre le vongole iniziavano ad aprirsi, paranoie varie si spargevano a destra e manca.
- e se non fossero vongole – e se fossero velenose? -
L'odore in effetti non sembrava dei migliori. Erika si propone come gourmet, ne assaggia un paio e prima che proferisca parola ripieghiamo sul salvavita per antonomasia: ajo ojo pep. Il prezzemolo ce lo avevamo fresco...in riva al mare osservando il tramonto....
Tutti bruciacchiati dal sole si fa il letto, si gioca a Burraco e mentre ci si appresta a mummificarsi sentiamo un rumore in lontananza. E' mezzanotte, buio pesto e prima luna crescente, ma non tardiamo a vedere due fari seguiti da un Van correre via dal ns paradiso. YP ha colpito ancora.
Avvisaglie di forti risatine in Sneaky. Vendetta verso i malfidati si è compiuta.
- Day 3 -
Ci alziamo presto, sono le 6. Destinazione Monkey Mia. Destinazione avvistamento Delfini. Prepariamo un caffè, sistemiamo il Van alla bell'e meglio, osserviamo fuori.
Yellow Pecora
Sciabole pronte e coglioni vibranti. Sconforto generale. Beviamo il caffè e diciamo addio a quel che volevamo essere la nostra casa. Senza nemmeno scendere dal Van. YP tutto Italia zero.
Arrivati a Monkey Mia,
Nessuna traccia di YP. Un altro Van è appostato in una delle spiaggette della Baia. Parcheggiamo e a piedi andiamo ad avvisare i compagni del pericolo (a Denham Erika e Mao erano andati ad avvisare l'ufficio informazioni della presenza di un Ariete coi controcoglioni a Fowler Beach. Grande risata del personale che informa che tutta la zona è piena di innoqui arieti). Appena detto loro, ci rendiamo conto di quanto possa essere stato ridicolo ascoltare la ns storia e tra avvisaglie di risatine torniamo indietro e iniziamo la cottura del mollusco. Dopo il danno, la beffa.
Presi dall'esaltazione della pesca ci giuriamo disposti a tutto pur di conquistare il territorio e far schiavo YP. Ma mentre le vongole iniziavano ad aprirsi, paranoie varie si spargevano a destra e manca.
- e se non fossero vongole – e se fossero velenose? -
L'odore in effetti non sembrava dei migliori. Erika si propone come gourmet, ne assaggia un paio e prima che proferisca parola ripieghiamo sul salvavita per antonomasia: ajo ojo pep. Il prezzemolo ce lo avevamo fresco...in riva al mare osservando il tramonto....
Tutti bruciacchiati dal sole si fa il letto, si gioca a Burraco e mentre ci si appresta a mummificarsi sentiamo un rumore in lontananza. E' mezzanotte, buio pesto e prima luna crescente, ma non tardiamo a vedere due fari seguiti da un Van correre via dal ns paradiso. YP ha colpito ancora.
Avvisaglie di forti risatine in Sneaky. Vendetta verso i malfidati si è compiuta.
- Day 3 -
Ci alziamo presto, sono le 6. Destinazione Monkey Mia. Destinazione avvistamento Delfini. Prepariamo un caffè, sistemiamo il Van alla bell'e meglio, osserviamo fuori.
Yellow Pecora
Sciabole pronte e coglioni vibranti. Sconforto generale. Beviamo il caffè e diciamo addio a quel che volevamo essere la nostra casa. Senza nemmeno scendere dal Van. YP tutto Italia zero.
Arrivati a Monkey Mia,
ci accorgiamo che la cosa dei delfini è un po' turistica, ce li guardiamo un po', arrivare dall'oceano, cibarsi e scomparire. Fa effetto comunque. Perchè nuotano quasi ai tuoi piedi. Decidiamo di rimanere lì nella spiaggetta dopo con la speranza come tutti i turisti, di essere avvicinati spontaneamente. Ovviamente non ci ha cagato manco mezzo delfino ma la giornata si è rivelata fantastica. Il Mare è assolutamente meraviglioso, cristallino, verde acceso e pieno zeppo di pesci e razze che ti nuotano tra le gambe. (nel caso di Erika un serpente di mare di un metro tipico di qui le è passato giusto sopra la schiena).
Ma senza possibilità di campeggiare. Ritorniamo indietro, in un'altra spiaggetta però. Whalebone beach. Il nome non rassicura ma siamo stanchi ed è tardi. Parcheggiamo, scendiamo e di fronte a noi uno squaletto di un metro morto. Non si proferisce parola. Si svolgono i soliti rituali e si decide, l'indomani, di partire. Destinazione "colonia di Stromatoliti" e Carnarvon.
- Day 4 -
Arrivati alla piu' grande colonia al mondo di Stromatoliti,
Ma senza possibilità di campeggiare. Ritorniamo indietro, in un'altra spiaggetta però. Whalebone beach. Il nome non rassicura ma siamo stanchi ed è tardi. Parcheggiamo, scendiamo e di fronte a noi uno squaletto di un metro morto. Non si proferisce parola. Si svolgono i soliti rituali e si decide, l'indomani, di partire. Destinazione "colonia di Stromatoliti" e Carnarvon.
- Day 4 -
Arrivati alla piu' grande colonia al mondo di Stromatoliti,

iniziamo a capire, passo passo, la loro importanza. Immersi in una pozza di mare così bella che mai ho visto in vita mia ci sono queste rocce che rocce non sono. Sono batteri. Sono la prima forma di vita sulla terra, quelli che hanno creato la vita. Perchè in milioni di anni hanno rilasciato così tanto ossigeno da poter permettere alle altre specie di evolversi sulla terraferma. Cazzo, sono di fronte a mio nonno. Massimo rispetto. E davvero ti ci senti al cospetto. Ora sono una fragile colonia che solo in un posto come l'Australia poteva sopravvivere e forse anche proliferare.
Ci sediamo sul pontile a osservare. E' tempo di una sigaretta. E di ringraziare.
On the Way:

Pinnacles Desert
Kalbarri N.P.
Shell Beach
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