domenica 2 dicembre 2007

Tra Sogno e Realtà


Midland, Giovedì novembre di 29
  • “ Hello?”

  • “ Ciao sono Moni, come va? Ti ricordi che la prossima settimana sono in Malesia per lavoro?”

  • “ Mmh...si...”

  • “ Sono davanti al computer, che faccio? Lo compro il biglietto per Perth?”

  • “ SSSSSSSSSSSSSSSSSIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

  • “ No perchè ho parlato col capo e mi ha detto, si dai fino a mercoledì va bene...” (sempre adorevolmente delicata, Monica...)

  • “ Giovedì no?”

  • “ Mmmh mo' ci penso”

  • “ Fiiiiiiiiiigo!”

  • “ Si, Fiiiiiiiiiigo!”

  • “ Ok, a dopo, che vi mando i dettagli del volo”

  • “ Ciaooooooooooooo!”

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  • “ Ciao sono Moni, allora arrivo venerdì alle 16. Poi ho il volo di rientro giovedì “

  • “ MA VA?????????????????????”

  • “ eh, te mi hai detto così e io ho fatto” (Mitica)

  • “ GRRRRRANDE!” (con la e chiusa)


Lista della spesa per Monica (sorella di Erika ndr)

Tabacco, Cartine, Deodorante

Non è che starò a diventà un po' coatto?

Ho aggiunto un paio di bocce di Bacardi, per stemperare

Ma ora che ci penso i dubbi aumentano...


Momenti di gioia nel Cottage di Famiglia LupaLagoDub

Piccoli salterelli dispersi e timidi abbracci fugaci

Mao partecipa con ardore propiziando danze e riti di fertilità aborigeni

Si pensa all'accoglienza. Sarà un benvenuto da Roma-Lazio con striscioni e trombette al seguito o uno più cordiale con esplosioni di gioia interiore da rilasciare nell'arco del tempo insieme, tipo chiamali Attimi se vuoi?

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Venerdì, io e Erika al lavoro si volava...pennellate d'autore e rullate focose...












finchè arriva Nigel che timidamente fa, “chi mi viene a dare una mano?”. Panico. Uomo. Io. Eccomi.

Saliamo in macchina.

“Nigel che si fa?” “Yrdsfrcttls” “ehm, sorry?” “you know, yards, for cuttles”

“Ahhhhh e che so le Yards?” “I'll see in there” Terrore. Uomo.Io.Mica tanto.

Dopo una quindicina di tentativi di discorsi dal politico al filologico, passando per il didascalico, nessuno di questi aveva toccato Nigel a tal punto da permettergli di trasformare i sui grugniti in versi, parole, opere, omissioni (o com'era?) - (il dopo me lo ricordo perfettamente, per mia colpa, mia colpa, mia grandissima colpa che ancora ce li ho, i sensi di colpa).

E' così Nigel, roccioso e dolce assieme. E' come un MonChery Nigel, duretto per le otturazioni con una deliziosa ciliegia dentro. Alcolica. E i conti tornano ancora di piu'.

Dopo un tempo interminabile entriamo in uno strettissimo e bellissimo viale alberato di immensi Lemon Gum. Non conosco il posto, non è terra di Roger.

Un Ranch. Nigel mi mostra gli Yards. Gli steccati mobili quando vuoi spostare le mucche. D'acciao. Immensi. 7. Li riconto. 7. Mancamenti.

Iniziamo, meglio del previsto. Diciamo mmmhh...pesantucci ma gradevoli. Fatto. Nigel gira freneticamente registrando immagini e poi mi indica. Quello, quello e quei tre. Altri cinque Yards, il doppio piu' lunghi degli altri. Da caricare, però, sul un carro fatto tipo scala d'aereo. Ossia in piedi e non sdraiati. Al secondo yard, barcollando avverto le prime presenze. Che si materializzano in una ventina di mucche e vitelli che iniziano a Muggire come assassine. “Oooooooooohhh Nig, ma che hanno? “ Fame. Pensano tu sia venuto a portargli il fieno”

Bello il mondo. C'è chi ha il cane, chi la mucca.

Terminato il carico si parte. “Nig, ma a che serve?” “A caricare le mucche sul camion” “Che, le porti a fare un giro?” Eccolo, il baffo si muove, gli è piaciuta. “Le vendiamo” dice

“Quando?” chiedo

“al mercato”

Ah, mo non mi sfuggi, “ok, ma quando?”

“Giù! A Midland!” mi risponde!

(piccoli incidenti di percorso, ritengo opportuno non ripetere la domanda, non oggi)

Dopo un po' arriviamo a un cancello. Robbbba Nostra, cioè, di Roger. Entriamo. Si scarica e già che si è lì lo si monta direttamente. Al primo, inciampo e cado come un idiota con lo Yard ben saldo e il culo dolorante. Ridiamo. Ma quanto sono inutile oltre a quelle quattro cose che ho imparato? Ce n'è da sapere....altroché....

Terminiamo il lavoro, mi riporta al cottage, riprendo il pennello - gli autori erano stanchi e sono andati a riposare – e...dopo un po' termina la pittura. Grazie “Tutto”. Mi dedico ad altri lavorucoli tipo togliere lo scotch e riavvitare dei bulloncini. In attesa dell'arrivo di Mao, che oggi si va su da Nigel a dare una botta al van (comprati gli ultimi pezzi durante la telefonata di Monica)

E Nigel, come lo nomini arriva. Entra saltellando e le braccia nascoste urlando....buon nataleeeeeeeeeeee!!! Rimango interdetto, ride e tira fuori una scatola. Nooooooooooo le mie Crocs prese su ebay!!! Dopo 50 giorni sono arrivate! Fiiiiiiiiigo!

“Ah ragazzi. Mi spiace ma dopo non posso. Devo andare a seppellire il cavallo di un amico. Ma non vi preoccupate eh, era vecchio. Quasi quarant'anni.”

“Cheeeeeeeee????” “stava proprio male, gli hanno fatto l'iniezione”

C'è chi ha il cane, chi la mucca, chi invece il cavallo. E c'è pure un cavallo che muore di vecchiaia, o quasi. Giusto gli attimi di dolore che invece noi lasciamo vivere ai noi stessi. O meglio, togliamo una vita a un animale per presunzione di condivisione d'opinioni (quando in realtà non la sapremo mai, la sua opinione) e non ascoltiamo le richieste di chi possiamo capire, anzi di chi dovremmo capire.

Però...però c'è sempre quel Bel Cavallo che muore quasi di vecchiaia. E questo, in realtà, mi conforta parecchio.

Good on you, Nigel (che tradotto è Bella Zio). C'è chi dopo il lavoro guarda i “Pacchi” alla TV e c'è chi seppellisce ronzini. Però. Così, tra Sogno e Realtà.

E noi?

Noi aspettiamo Monicaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!















Ho maritato un Carpentiere

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