domenica 25 novembre 2007

Un tranquillo week (end) di Pittura

Un'altra settimana è trascorsa, senza infamia senza lode. Ma è sempre così quando lavori. Qualunque esso sia. Poche novità da registrare, piccole strette ai bulloni che tengono insieme la nostra esile esistenza.

Quel che prima di tutto mi viene in mente è che ho sbagliato i conti. Ero convinto che passata questa, di settimane, ne sarebbero mancate tre. Che l'anno australe sia composto di 53 settimane? Che la percezione del tempo sia dilatata? Che abbia semplicemente bisogno di un paio di occhiali? Non lo so, fatto sta che in reatà siamo 1-1 palla al centro. Ne mancano comunque altre quattro!!!

Non è stata una settimana di lavoro intenso. C'avevamo da ridipingere il ns cottage. Se ci pensi è un paradosso. Essere pagati per dare una ripulita a casa tua. E chi non lo farebbe? Unico problema è che personalmente, da egregio figlio del bel paese, mi sono sempre esulato, in gioventù, dai vari lavori di restauro e dipintura a casa. Ho sempre lasciato l'incombenza al vecchio, che a una certa si cagava il cazzo pure lui (più o meno alla stessa ora di 90°minuto...) e passava la scatola dei comandi a mia madre, che come ogni madre, ha sempre una marcia in piu'. Anzi, ha il cambio automatico.

Fatto sta che Erika ha dipinto le finestre e io mi sono limitato a fare il garzone, tipo quello che attacca il nastro o lava gli infissi. Ho tentato anche di appuntarmi la medaglia di SuperEroe andando a pulire le grondaie ma a metà scala ho desistito dall'impresa annotando una serie di controindicazioni legate al tempo, alla stagione, alla progettazione della casa e alla poca sicurezza... Ovviamente ci ha pensato Jon, che si è fatto una passeggiatina tra le tegole e il cielo sistemando la faccenda in 15 minuti. Garzone si, SuperEroe un po' meno.

Ma andiamo per ordine. Lunedì mattina è trascorsa tra una raccolta di erbacce e una tenera chiacchierata a quattro, nel campo di lavanda. Io, Erika, Lou e...un Brown Snake. Secondo avvistamento (dopo Mao) di quello sveglione di serpente quale è, alto (lungo) e regale giusto quanto Diego Armando Maradona prima della caduta a piede libero, considerato il 4° piu' velenoso al mondo (confermato da Internet) che teneramente si era avvoltolato su sè stesso giusto lì, ai piedi nostri. Panico. Infarti profusi tra la esigua popolazione di Gidgegannup. Accertate due vittime italiane. Disperso il terzo (era dal vicino a spalare letame). Allertata l'Ambasciata italiana di Canberra. Stanotte previsto summit lampo tra il Ministro degli Esteri Massimo D'Alema e degli Interni Antonio Amato. Esterni...Interni..ma.....ma un po' di cazzi vostri no?

Fortunatamente il Sig.Snake, Uomo di poche parole e dal passo strisciante, Essere di tuttapellevestito, sotto un sole che ti frigge i peli delle braccia fino al tipico profumo di pollo arrosto del pizzicagnolo sotto casa, che se lo indosso io, il vestitino, quando mi aprono la cerniera è come stappare una scatoletta di Simmenthal , così come è arrivato (e chi lo ha sentito) se n'è andato, forse annoiato dalle banalità o semplicemente perchè l'animale al mondo che fa piu' paura è sempre e comunque l'uomo. Mica poco essere in presenza, per qualche tempo, di Sua Maestà Lord BrownSnake.

Venerdì invece, mentre lavavo i pennelli, è finita l'acqua. Si pensava si fosse rotta la pompa (noi qui abbiamo un silos per la raccolta dell'acqua piovana), o almeno, si sperava. In realtà ci siamo seccati qualcosa come 20.000 litri del liquido piu' prezioso al mondo in tre mesi. E' vergognoso. E chi ci ha mai pensato all'acqua quando giri la manopola e ne hai quanta ti pare? Le considerazioni le lascio a voi. Fatto sta che mentre ci accingevamo a fare la danza della pioggia (poco probabile in un luogo considerato predesertico dove l'estate c'è un acquazzone forse una volta al mese), con tanto di gonnellino stracciato e ingenti quantità di calumet della pace :), con annesse profuse bestemmie a ogni divinità in lingua originale con sottotitoli in Inglese, ecco arrivare dal nulla un Camion della madonna di quelli che vedi nei film d'oltre oceano che in 5 minuti ci fa una iniezione di 15.000 litri. Santo Nigel!

“Ora siete a posto fino a Natale” esorta il tipico omone oceanico dal vocione gibbonico. Ah però!!!

Santo Natale!


Ulteriore spazio alle libere considerazioni


Sconfitta anche la siccità nel mondo (o meglio, nel nostro mondo) ci siamo dedicati, il week end al solito rituale delle mille cose da fare e che sono rimaste ancora da fare, visto che le chiappe sono appiccicate al divano ormai da piu' di 26 ore, tuttora ben salde in realtà. Tra le varie attività da tavolo c'è stato l'assaggio ufficiale del limoncello che abbiamo preparato noi, grazie a due bocce di alcool puro sapientemente nascoste nello zaino di Mao e agli innumerevoli limoni organici sparsi qua e là nella fattoria. 5 litri e mezzo. C'è da divertirsi.

O quantomeno da alternare.

:)


Le Perle Buddha di Periferia (2^ Il porco è Fashion ma non è Kosher)

Mentre lasciavo scorrere le parole davanti a me, ho avuto una visione. Mia nonna che impastava la carne con la gelatina. Proprio Lì, mentre scrivevo Simmenthal, ho realizzato che, per la legge dei grandi numeri, questo cognome rivela una certa assonanza ebraica. Questo sembrerebbe spiegare come mai, noi impavidi allevatori del porco e avidi consumatori del porco stesso, siamo stati, come dire, orientati a concepire come prototipo di “Carne in Gelatina Pret a Porté” quella di Vil Manzo invece del Beneamato Ghiottone in rosa.

Beato chi l'aveva, una Mucca, che con tutto il latte che ti da col cazzo che la fai fuori così, a cuor leggero!

lunedì 19 novembre 2007

Che poi non mi si dica che...

Gidgie's Party...

La mitica Bernie e il Lake (sempre piu' pelato tra l'altro...) chiacchierare allegramente sul nulla

sabato 17 novembre 2007

Sabato mattina (che da voi è notte e che qui ormai è pomeriggio)


Finalmente sabato mattina. Si, anche in fattoria si ha la sindrome del Week-End, soprattutto dopo una settimana di lavoro sotto a un sole, che impazzito, scaldava l'aria fino a 40 gradi e che letteralmente ti schiaffeggiava il parrucchino irridendoti della tua pelle lattiginosa.

E' sabato mattina e oggi non si fa un cazzo.

O meglio, dopo un cannino spezzasonno, ci siamo dati a una ripulita del ns fantastico cottage,

dopodiché, mentre Erika preparava i pancake, mi sono prodigato nella cura di un cespuglio di Passion fruit, non per passione botanica, ma per passione del Passion, ovvero, con la speranza di raccoglierne un paio prima della ns partenza (rinviata a dopo natale per un invito al pranzo di natale da Zio Roger) (e che non ci vai, a pranzo dai parenti il giorno di natale??? soprattutto se hanno una piscina in giardino e qui l'ultima neve a dicembre l'hanno vista prima dell'era glaciale?)

A proposito di botanica, l'altro giorno ho trovato un seme di Maria e l'ho buttato nel vaso del basilico, lì sul davanzale. Come su ogni davanzale di ogni italiano all'estero c'è sempre una pianta di basilico. Nel nostro caso di alcolisti fai da te ce n'è pure una di Menta, agnello sacrificale in attesa del party d'addio, dove verrà decapitata e utilizzata per preparare dei fantastici mohito.

E alle due piante indispensabili, in men che non si dica, se n'è aggiunta anche un' altra, quella di Maria,

Non sarà mai pronta per il party d'addio, ma grazie alla sentenza di qualche tempo fa in Italia, dove veniva riconosciuta la bellezza estetica della Marijuana, abbiamo deciso di avere anche noi la nostra pianta ornamentale, così, per dare un tocco di verde al verde che ci circonda. Pianta ornamentale che ornamenterà anche il nostro Van, ovviamente, fino a Melbourne. La portiamo un po' in vacanza, ai tropici, a conoscere i luoghi da cui viene, povera instancabile migrante burlona.

Ma quel che ci tiene allegri è che nonostante abbia raggiunto la considerevole altezza di dieci cm, il ns. instancabile spalatore di letame, Mao, ormai abituato a orari inpossibili, non l'ha ancora notata!!!! Ecco, attendiamo con ansia malefica di vedere la sua faccia qualdo gli servirà il basilico...

Come attendiamo con ansia ancor piu' malefica il suo rientro a casa, visto che lui, oggi, ha lavorato. Ve l'ho detto, è il nostro instancabile spalatore di letame.

Terminata la botanica si pensava di andare a Midland, a fare la spesa. Ma malauguratamente qualcuno ha attinto al sacchettino magico e ora siamo qui, a scrivere stronzate a chi non le leggerà mai.

E te che ci fai ancora qui???? Dai, sparisci!


Dalla nostra casetta...

giovedì 8 novembre 2007

Pillole di un uomo pigro - ovvero ho trovato la forza di scrivere, ma alla fine, chi me lo aveva chiesto che non ricordo?

Pillola 1 – PreParty

Dopo tre mesi nel nulla a lavorare come un Cavron, l'unica cosa che fai, nel nostro caso, è aspettare che arrivi presto il Party di Primavera, anche detto Spring in Gidgie, che si tiene qui nella proprietà di Roger ogni anno. Centocinquanta invitati con ogni bendidio. Ora, voi immaginerete la solita festa all'italiana, magari all'italiana antica visto il tipo di italiani che vivono qui, con qualche O sole mio, pasta al forno e complessino da Balera romagnola, na na na...qui siamo in Australia! Grandi spazi, animali e conoscendo l'attitudine grandi taniche di alcolici...ma la cosa curiosa è la comunanza tra il countryside Australe e quello yankee. Vengo ai fatti.

Alle ore otto, dopo una tazza di caffè chicco d'oro, preparato come ogni mattina doppio nella nostra caffettiera del 1977 (la rivoluzionaria...) perfettamente funzionante e ancor meglio ora che Mao ci ha portato la guarnizione dall'Italia, alle otto quindi, era già un'ora che dalla finestra osservavamo Roger correre come un pazzo per sistemare le ultime cose e, da lavoratori a cottimo al sabato mattina ancora pisto dalla sera prima, non avevamo ancora mosso nemmeno un'unghia. Presi da una botta di compassione verso un uomo che ci sta per offrire un buffet da 100 dollari e alcol q.b. (nel senso, bevi pure tutto quel che il tuo stomaco è capace di contenere), sempre quello stesso uomo che ci sta ospitando gratuitamente in un cottage da 100 mq in un terreno (che alle 16.30 diventa tuo) di 280 ettari, e che ti ha pure lasciato una Land Cruiser da usare per le necessità, decidiamo di muovere il culo e guadagnarci la nostra pagnotta quotidiana. Erika si dirige a sistemare la capanna della lavanda, io e Mao andiamo da Roger e, arrivati sul prato, chiediamo il da farsi e lui indica tre poltrone da portare nello spot della festa. Ci giriamo, io e Mao, e rimpiangiamo immediatamente quel momento di compassione, anzi lo malediciamo ripetutamente, che quelle tre panche altro non sono che il retro di tre carri per buoi con tanto di ruote in legno, in puro massello, da 100-120 chili l'una. Grazie a dio bisogna solo caricarle su un carro. Alla prima botta Mao barcolla e io per poco non vomito. Alla seconda, con un paio di grattate che nessuno saprà mai esserci, gliela facciamo. Dimenticavo, il carro è attaccato al Quad, quindi io e Mao teniamo la panca uno per lato e Roger guida. A un certo punto Roger accelera impercettibilmente per chi se la gode sulla moto, ma che ci fa correre a bestia a me e Mao, e accelera ancora un po' il Roger, e io e Mao, otto e quindici del mattino, ancora pisti, iniziamo a sudare copiosamente con crampi in ogni dove e scricchiolii di ossa. Mai domo sempre il Roger ci da un'altra bottarella, e sto giro ci girano i coglioni a morte, ma vista la posta in palio nessuno fiata anzi “accelera piu' di Roger”, quasi a mostrargli, “hai visto eh, quanto ce lo siamo guadagnati!”

Idem per la seconda panca, come per la terza.

Ora rimangono i tavoli (leggeri phiu!). Roger parcheggia la moto e mentre sta per spegnere il motore avvertiamo un rumore sordo tipo valanga di neve, nessuno ci capisce una mazza finchè non ti vedi un eucalpto di 25 metri prendere la rincorsa e decidere di suicidarsi proprio mentre te sei sotto di lui.

BBBBBBBBBAAAAAAAAAAAAAAAAAANG!

Manco il tempo di muovere il labbro inferiore che questo gigante profumato si schianta contro Roger il quale si trova un mega ramo a 15 cm dalla gamba sinistra, un tronco della madonna a 10 cm dalla destra e un ramoscello a schiaffeggiargli dolcemente l'aureola pelata (ovviamente coperta con un cappellino, c'è chi dice per i raggi solari...)

INCOLUMI

Mao, cinereo, che sprofonda nel terreno fino alle ginocchia, io che tolgo il cuore dalla bocca e me lo rificco giu' giu' dandogli una botta di 240 per rianimarloe Roger, che si gira e fa: “ dai ragazzi, che siamo in ritardo!”

BASITI.

Terminiamo di spostare la mobilia varia

TUMEFATTI

Erika e Mao si dirigono verso la doccia, io malauguratamente mi giro e chiedo: “Roger, altro? “

“Mhhh si, vammi a prendere la sega a catena che lo tagliamo”

Ora, vabbè che mio padre mi ha insegnato la dedizione al lavoro, ma cazzo a un'ora da un party ti puoi mettere a segare un albero???

Anyway, vai a prendere la sega (1,5 km in salita – moto) torna con la sega (1,5 km), lui accetta a velocità, io carico l'ira di dio sul carretto della moto e vado su a scaricare ( 3 volte – andata e ritorno km 9) vai di rastrello ed ecco qua i primi ospiti e Mao e Erika belli puliti con la bomba in mano esclamare “oh ma dove sei finito?”

Bestemmie copiose, doccia, party. Anzi, bomba, party

Pillola 2 – Party time

Eravamo rimasti al gusto Country. Ebbene, targhetta identificativa sulla maglia, castello gonfiabile per bambini, recinto con degli animali che non incontrerai mai piu' in tutta la vita, Face panting, complessino country e, porca troia, il toro meccanico. Mentre funesti presagi aleggiavano in me, tempo di arrivare al banco delle bibite e dopo 20-25 minuti eravamo completamente sbronzi.

Erano le 11.56

Del party posso riportare solo alcuni ricordi passeggeri, tipo di aver giocato a lanciarsi il pallone con due dodicenni, tipo un fantasmagorico torneo di bocce Italia-Australia (vergognosamente sconfitti), tipo Mao che si faceva un tatuaggio Maori (lavabile) su metà faccia,


Mao-ri (ciocco e tumefatto dai mosquitos)

tipo Lou che dorme a terra, tipo Nigel che va via prima perchè gli hanno rubato a casa (pensavo di essermelo sognato, purtroppo era vero e, tipo, che abbiamo fatto la gara sul Bull.

Il maledetto toro meccanico.

Parte Nigel tempo della madonna, poi Jon, Mao, Lou, Paul, Erika, altri, e....e poi tutti si girano verso di me. Gigioneggio un pelo, cerco di smarcarmi ma non c'è niente da fare.

A me il cornuto.

In realtà, una volta montato, ho trovato una certa dimestichezza del cavalcarlo, forse acquisita in qualche vita precendente, visto che l'ultima volta che ho montato un animale era un Pony all'Oktober Fest del 78, quando nonostante piangessi veramente (una rarità per un bambino) sono stato letteralmente sbattuto su da mio padre. E questa dimestichezza aumentava di attimo in attimo stupendo tutti e anche me, finchè poi, barcollando copiosamente, inizio a escogitare un trucchetto, che di perdere non se ne parla. Mi avvinghio con il piede sinistro a un corno e ragazzi, sto sul quel cazzo di toro per ben due minuti e 26 secondi. Primo!!!!
Cazzo ho vinto!!!


Erika in caduta libera

Tornando ai momenti della festa, ricordo grandi chiacchiere tutte uguali tipo da quanto tempo sei qui, quanto rimani, ti piace (tipo quando sei piccolo “vuoi bene piu' a papà o mamma?”) e verso le 4 del mattino (ovvero pensavo lo fossero visto che il party era già a fuoco e chiacchiere, in realtà erano le 9.37 ) appizzo l'orecchio e sento il tormentone numero uno della Chart, Hook me up delle The Veronicas (le Tatu australi). Giro il capo e vedo Mao che inizia a muoversi, io e Erika scattiamo e ci mettiamo a cantare e ballare, insieme a Jon, da veri ubriachi metropolitani, barcollanti e striscianti e, la gente (voi vi aspettereste, al solito party nostalgico italiano, un “basita si gira tutta e sconcertata si alza e se ne va”) la gente, manco si gira.

Buona notte

Ballando "Hook Me Up"

Pillola 3 – La pillola del giorno dopo

Alzati a un'ora ragionevole, abbiamo pensato per ben 6 ore se andare o meno alla partita di Cricket che Jon avrebbe giocato per tutto il giorno (dalle 11 alle 5).

Ebbene, nonostante tumefatti (io nel vero senso della parola dopo il bull) siamo usciti di casa.

Erano le 16.30

Circa

Arriviamo, vediamo Jon che ha già giocato, lo salutiamo e torniamo a casa. 17.25

Oggi, di fare gli eroi, non ci riesce proprio.

Santo divano!!!!

Ps Per altri ragguagli sul ns tempo qui in Australia www.lupakkio.blogspot.com