domenica 28 ottobre 2007

Piccoli Van Crescono

Oggi, dopo pranzo, siamo andati da Nigel, al top della collina, per una consulenza sulla costruzione del primo letto del Van. Come già detto in precedenza, abbiamo disegnato il progetto (ambizioso ma non troppo) comprato il materiale. Ora si tratta di creare. E quando hai fatto 30 anni di città, 5 di ragioneria, 4 di economia, anche usare una piccola sega da tavolo potrebbe rivelarsi come il piu' infausto dei tuoi giorni. Arrivati al Top pieni di carica carpentieristica siamo scesi tipo saldatore tin-tig, abbiamo scaricato la tavola tipo Sansone prima dal famoso taglio fashion e con aggressività felina adagiato...ehm...perchè qui iniziano già i primi problemi, abbiamo adagiato la tavola sui piedini i quali non erano bloccati e quasi ci va dritta. A salvare la prima figura di merda il Mao che si lancia con scatto nervino facendo finta di niente e la acciuffa al volo. Nigel, nel frattempo osserva e abbozza un sorrisone country sotto il baffo tenuto appositamente folto a celare una quarantina di denti centrali mancanti. Dopo circa 25 minuti su come tener ferma la tavola per disegnare i punti da tagliare Nigel mi mostra le due seghe da utilizzare. La prima mi lascia duro come un ciocco di Karry, ma la seconda mi sega (scusate il gioco di parole) le ginocchia. Nigel con pazienza mi dice come utilizzarle molto velocemente. Nigel sa

Altri 15 minuti per capire che la penna sul legno non scrive e che la bolla della livella per noi rimane un'opinione e grazie a Dio, Nigel si alza e chiede? Una mano?

Nigel sa

Sempre

Ovviamente a capo chino e il paonazzo che ti galoppa su per il collo, un fievole “si” incrociato arriva alle sue orecchie e in 3 minuti monta le seghe, in 2 taglia il pannello di truciolare e in 4 ci prepara 7 gambe del letto da 9 mm. Totale 9 primi - 27 secondi.

Perde poi un altro paio di minuti per forarci TUTTE le zampe e con delicatezza chiede: “Is all right now?”

Is it all right????? Ma se l'unica cosa che ci rimane da fare è assemblare i pezzi tipo la SuperSorpresa dell'ovetto Kinder!

Nigel abbozza il suo solito sorriso tuttovuoto, si gira, indossa il suo Driza-Bone e il cappello countryboy e monta sul trattore, il ns.Cavaliere degli Attrezzi. Sotto la pioggia. Così, come ogni momento del trapasso, con le gocce di pioggia battente intonare un motivetto, ricominciamo a lavorare, abbandonati al ns.destino di semplici operai tutto fare. Ragioniere però! Progettista però! Ma datemi una cazzuola in mano e mi verrebbe in mente un solo luogo dove potermela mettere.

Anyway, iniziamo l'assemblaggio che porta via un'oretta e mezza, portiamo il letto sul Van, rimisuriamo, completiamo, lo riportiamo sul Van e...e ovviamente non puo' mancare mai il Week-End col morto. E il nostro è che siamo riusciti a montare un piede al contrario.


Ma abbiamo il lettooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!

Mao abbozza controlla la portata... E poi si testa se tromb...

Inizia a prendere forma...(sulla sinistra il ns frighetto a 49 $...)

martedì 23 ottobre 2007

Robe Australiane

Oggi pomeriggio siamo andati a comprare i primi pezzi del van: tavola e piedi per costruire il letto e angolari controangolari chiodi e viti che potrebbero reggere un ponteggio, ma sai chi l'ha mai costruito un letto???? Pensavamo fosse come con il lego...tic tac incastri e il gioco è fatto...

Anyway siccome sono due mesi che cago il cazzo ch voglio un aggeggetto che inserisci all'Ipod, poi metti una frequenza fissa su una radio e ti parte la musica nello stereo della macchina (figoooooooooo) siamo andati da Dick Smith, che non è un Fabbro del Cazzo ma è una catena di roba elettronica, e mentre davamo un'occhiata a questi Ipodaggeggetti arriva un omone scuro con la divisa del famoso Fabbro, tale John dalla targhetta appesa sulla sua cravatta ocra e nero, che si accuccia insieme a noi (denotando una certa poca elasticità ai legamenti visto che da inginocchiato il suo culo mi arrivava alle orecchie) e ci fa, ce l'ho anch'io quello, è quel che costa meno, va da dio e su quello vi posso fare 10 dollari di sconto. Considerando che il costo è 49 dollari -10 significa -20% e dici che carino! Si lo compro prima di subito. Mentre paghiamo Mao fah, “oh c'è un frighetto da macchina da 7 lt a 59 dollari...che ne dite?” - “7 è piccolo, magari ne hanno di piu' grandi..” E a questo punto John l'uomo nero del Fabbro del Cazzo fa, in inglese, yes I got one, si ne ho uno, cioè la mia ex ragazza è italiana quindi ho capito.

John, io ti amo.

Insomma ne ho uno che secondo me fa per voi (e già ha capito che abbiamo il braccino corto...)

Ci porta dietro e ci mostra un frigo della madonna a 169 dollari e prima che riusciamo minimamente ad accennare “di, Mr.Dick, col cazzo che ti do 169 dollari” vedete...la scatola è danneggiata vi posso fare un bello sconto... “ e qui uno pensa, bravo zio, hai capito al volo che se mi togli si trenta gingili ne possiamo parlare... E lui” ma si, siccome siamo stati quasi concittadini faccio 49,9. Su Dick Smith, oggi 22 ottobre 2007, alle ore australi 4.47 p,m cala in gelo. Mao si gira e inizia a guardare dell'attrezzatura da metalmeccanico (che cazzo dovra mai farne?...) , io tento di impastare qualche sillaba, Erika sorridente e rilassata come se stesse salutando la vicina di casa fa :mmmh ok lo prendiamo. Altro? No, grazie...

Andiamo in cassa per pagare e di nuovo Mao corre sorridente a noi: o ragazzi magari c'hanno l'inverter per l'impianto elettrico del van! Guardiamo John che corruga l'arcata sopracigliare sinistra e scoppiando in una risata si gira e ne va a prendere un paio. 59 e 89 dollari. 150 e 300 Watt. Uno, se non ne capisce un cazzo dovrebbe prendere quantomeno quello piu' potente, ma noi gang dal portafoglio cucito non se ne parla! Allora lì si iniziano a fare tutti i conteggi volt amper watt inch e once e John, tutto serio fa “aspettate un attimo”. Prende va torna e fa “150 Watt sono piu' che sufficienti, anzi se prendete quello ho una sorpresa per voi” “Quello!!!”

John: “quanto cavo vi serve per l'impianto?” - “3-4 metri”... - “ecco, sono dieci, ve li regalo (figoooooo!!) anzi, vi regalo anche i morsetti (fffffffffffffffiiiiiiiiiigggggggggoooooooo!!!)”.

Andiamo in cassa, è l'ora dell'inverter, guardiamo Mao, “no, nient'altro grazie”, ci giramo verso John che pensieroso fa: “E' l'ora della sorpresa: Erika, quanto lo vuoi pagare?” Mao gira i tacchi e se se ne va tipo Topo Gigio con la briciolina in tasca, io esplodo in una risata isterica con paresi facciale compulsiva, e Erika prova a ricucire “A Johnne, e dicce tu quanto, mo che un venditore me chiede pure de fa il prezzonun esiste manco dall'altra parte del mondo (!), no John, non ce sto. Fai te”. Ma John è inamovibile, sempre piu' serio e pensieroso. “No ragazzi non sto scherzando. Senno non ve lo vendo. Quanto lo vuoi pagare” Allora uno rimane basito e privo di alcuna capacità di reazione senti li' sotto braccino corto e portafoglio cucito che fanno party, i tuoi occhi bramosi osservano la scena del delitto e lo sai, da zozzone italiano, che vorresti dire “5?, anzi 4, 3 no?” ma dall'altra hai una coscienza vivendi australopiteca che con dolcezza ti sgrassa i fianchi giorno dopo giorno che ti ingessa e allora lì entra in gioco la dea della salvezza, che si incarna come al solito in Erika che , tra coscienza e zozzeria, esilmente esala un fiatello ovattato che è riconducibile a un 10 ma trita dai sensi di colpo si lascia uscire 20? E Big John senza battere ciglio batte l'importo nella cassa e ci da lo scontrino. “Enjoy your stay guys”. E ci fa ciao ciao con la manina. E noi già a farci film, no raga, dobbiamo pagargli una birra, no dai invitiamolo a casa facciamo una pasta! Oppure magari qualcosa ora! Tutti e tre ci giriamo verso Big John colmi di passione, enfasi e ospitalità all'italiana tipo se è stanco “dorme nel mio letto” “No! Nel mio!” tutti assieme e-scl-am...

John,: “No guy, It's all right. This is Australia!”


Epiloghetto

Nel parcheggio di fronte al Magico Dick, mentre sono al telefono, vedo Mao ed Erika parlottare nervosamente e correre di nuovo dentro. Dopo un po' li vedo ritornare raggianti e saltellanti che shakerano al vento non so cosa. Arrivano di fronte a me e fanno: “Avevamo qualche dubbio sull'impianto elettrico , abbiamo chiesto a John, e ci ha regalato uno sdoppino per l'accendisigari!”


MAO MAO

Come accennato nei precedenti post il grande Mao è tra noi! E' arrivato dalle Mauritius venerdì notte, si è delicatamente accasato, è in attesa di contratto di collaborazione a progetto (fra i vari progetti potrebbe esserci piantare qualche alberello o togliere qualche erbaccia ma in altro loco) e appena arrivato ci siamo lanciati sulla progettazione del van che poi allegheremo. Dopo tre intensi giorni a misurare tagliare e cucire, col cervello completamente in pappa...indovina un po'...siamo arrivati alle prime conclusioni e tra qualche giorno andremo a comprare i primi pezzi del van...

martedì 16 ottobre 2007

Surviving


Qualche minuto fa grattandomi il naso pensavo "quasi quasi ce la metto, una nostra foto" anzi l'unica foto al momento, con Erika che sembra la nana del piu' becero tra i vari Circo Orfei che hanno toccato l'apice della notorietà durante la nostra "tutta belle cose" infanzia e il Lake che sembra d'impatto che il suo esile pisello (con la e chiusa) gli sia cresciuto tutto d'un botto merito forse di una primavera australiana infuocata o forse perchè semplicemente è stato morso nei cosiddetti da qualche insetto mostruoso a 12mila zampe. Che dici Eri? la metto? - così senza niente di scritto? -
Meno di qualche minuto fa rollandomi una sigaretta pensavo"quasi quasi due righe ce le metto è che qui non accade davvero un cazzo da raccontare in un blog, perchè...perchè...perchè come lo spieghi che sei lanciato col tuo quad a ben 35 km orari e d'un tratto ti trovi di fronte quel simpaticone del Bobtail, (un lucertolone da un paio di etti) e tu rischi la morte pur di evitarlo, lanciandoti nel bosco e pregando di non incontrare qualche eucalipto sulla tua strada; oppure come ti spieghi che fai un giro nel vigneto, così per controllare come procede e ti trovi un micrograppolo d'uva che sta nascendo da una microvite di 40 cm che l'anno scorso hai piantato tu?; oppure come lo spieghi che mentre bagni un albero vedi un esserino che ciondolante avanza faticosamente tra le giganti fronde di prato inglese e avvicinandoti riconosci in lei una tartaruga dal collo lunghissimo che ti osserva dritta negli occhi e alla vista di questi alieni non sa che fare e te, imbalsamato come uno stoccafisso, ancora meno, ...o allo stesso modo la mattina, andando a lavorare, trovi i canguri piu' pigri ancora intenti a colazionare e tra loro ti diverti a individuare quali tra loro oggi sono destinati al ruolo di guardia e lì immobili attendono che ti avvicini oltre al punto di sicurezza e si affrettano a dar l'allarme e a fuggire via. E mentre fuggono osservi quelli più goffi per individuare le femmine col cucciolo nel marsupio, giusto una fugace vista del piccolo per averla negli occhi tutto il giorno...immagine che sparisce immediatamente però quando nelle ore di punta milioni di mosche decidono tutte assieme che per te è ora della toeletta e iniziano a inserirsi in ogni orifizio della tua faccia e te lotti assiduamente con la manina sinistra che nella destra c'hai la pompa dell'acqua e se la molli fai un casino, e che dopo una mezz'oretta sei così esausto di muovere quella tua manina che ti lasci semplicemente invadere di mosche e di pensieri disperati tipo pensa ai bambini dell'africa come possono stare, pur di superare quel maledetto momento igienico-sanitario e la sera ti senti quasi un fiero aborigeno, lindo e splendente in ogni dove...oppure come prima, affacciato ai vetri di casa vedi uccelli litigare e in piena lotta individui uno che ormai vinto china il capo e alza le zampe al cielo mentre l'altro infierisce senza sosta col suo lungo becco sull'ormai esanime corpicino del soggiogato e te esci di corsa, provi a scacciarlo ma avvicinandoti ti rendi conto di quanto sei coglione perchè i due uccellini stavano semplicemente amoreggiando e te, molto piu' coglione di città, li hai interrotti e fatti fuggire impauriti ma ancora uno nella scia dell'altro? Ma lo sapete che in australia ogni volta che annaffi, piccolo o grande sia il getto di fronte a te vedi nascere un arcobaleno???

Insomma, come lo spieghi tutto cio' in un blog? Sinceramente non ne ho idea. Forse un giorno ci proverò.

Love,

E&A

giovedì 11 ottobre 2007

Vaccate

Oggi, durante la pausa siga, su al vigneto, Jon inizia a raccontare alcune delle sue tremabonde fantomatiche Australopitecate.

“ - Quando lavoravo al Caseificio, (e uno pensa, faceva formaggio), c'era il periodo in cui si inseminavano le mucche che rimanessero gravide tutte assieme (e qui uno immagina, pensa quel toro, assunto con contratto a progetto, in questo caso non si potrà certo parlare di precariato, che una alla volta, belle o brutte, more o fulve, cornute o non, se le infilzava tutte, tah tah tah, lo stallone, altro che noi in gioventù con le ns tacchette sull'armadio, ben nascoste). Allora le prendevi, una alla volta, le bloccavi a terra e gli iniettavi lo sperma. Poi le dipingevi per riconoscerle, ovviamente - no, un attimo, E il toro? E lo sperma? - Niente, compri le provette. - Ah, si, ho visto un documentario su come fanno a prelevarlo, ma non ricordo. - Ah facile, blocchi il toro (si come) gli apri le gambe e gli metti un elettrostimolatore nel culo. (capirai, e chi resisterebbe?) - Insomma dicevi? - Che le mucche gravide le devi segnare col colore, altrimenti non le riconosci. Poi però a volte capita che il segno se ne va, sai si rotolano, e se ne va. Allora per riconoscerle gli metti un braccio nel culo, fino al bicipite e inizi a tastare. Se il braccio entra dritto non è incinta (vorrei vedere voi con un braccio nel culo se riuscireste a muovervi) se invece curva verso il basso è incinta! - Ah però, bel lavoretto! - si ma hai i guanti eh! - E ci mancherebbe, li usa un ginecologo figuriamoci per farsi un giretto nel culo di una mucca! - Pensa che quando togli il braccio spruzzano merda fino a tre metri di distanza, e se non stai attento...a volte non ce l'ho fatta ovviamente...(contrazioni facciali di entrambi). Eh, era divertente quel lavoro...

- Ma le mungevi pure? - Si certo! - E lo hai bevuto il latte appena munto? - Figurati, ovvio! - e com'è? - Quasi tutti dicono chè ha un sapore troppo forte, per me è buonissimo! Una volta ne ho portati 8 lt a casa e me li sono bevuti in due settimane! - Ma lo bollivi? - No! Così, prendi la brocca e te lo secchi tutto d'un fiato, buono! - E come è mungere le mucche? - Ah divertente, solo che spesso prendono un sacco di infezioni alle mammelle (ci risiamo....) perchè quando le mungi i capezzoli rimangono dilatati per circa un minuto e quindi sai, sporcizia e sterco se vanno a contatto...Ma è facile curarle...Gli fai un impacco di penicillina, glielo lasci per tre giorni e...sparito tutto, magic! Ma lo sapete che le mucche hanno la capacità di farsi morire una tetta? (ci mancava pure la tetta che si suicida...). Se ha un'infezione grossa riesce a farla morire, ovvero si secca e cade. Ovviamente non fa piu' latte, per quello si mette la penicillina. Ah, approposito, ma vi ho detto di qui, di quando è morto lo zio di Nigel (il Farm Manager)? Era il periodo in cui le mucche dovevano partorire, due mesi fa, allora ogni giorno andavo a dare un'occhiata e una volta non ne ho trovata una piegata dalle contrazioni che non riusciva a partorire? Allora ho scavalcato il recinto, sono corso da lei, ho cercato di aiutarla ma non c'era niente da fare. Lei mi guardava negli occhi, si fidava di me, ma non riuscivo proprio, era troppo grande. Allora le sono entrato dentro con le mani, ho preso il vitello e l'ho tirato fuori con tutta la forza che avevo ed è nato! Ma non respirava, non si muoveva, cazzo era morto. Forse gli è mancato l'ossigeno. Allora mi sono preso cura della mamma che era alquanto affaticata. L'altro giorno sono passato di lì, lo sai che si è ripresa proprio bene?
- Oh ragazzi arriva Nigel, io riprendo a forare i pali della vite, voi? -
- Noi a togliere qualche erbaccia.... -”



Foto di mucche non ne avevamo...

venerdì 5 ottobre 2007

We got the Baby!!!

Nei precedenti post, non avevamo specificato di voler comprare un Van per attraversare quei fantomatici 14.000 km che ci separano dalla ns destinazione finale e non abbiamo nemmeno detto che stavamo cercando un van con il Back da 2 mt x 2, il piu' piccolo in circolazione, ma diciamo è talmente “piccolo” che dietro ci sta solo il letto matrimoniale. In realtà non abbiamo trovato una mazza in un mese, pur comprando ogni mercoledì e sabato il Western Australian Paper, mentre il giovedì, con ansia attendevamo l'uscita del Quokka, il Portaportese della situazione (ovviamente molto piu' organizzato), ma nulla....Con l'avvento di Mao, eccoci alla ricerca del MeGaVaNpAsSoLuNgO, un bel 3 mt x 2, in modo da poterci mettere un fornello a gas e un frighetto. Il primo giovedì utile si compra il Quokka, con l'idea che ci vorrà ancora del tempo.

Durante la pausa mattutina nel vigneto diamo un'occhiata alle inserzioni e un'altra occhiata a quelle maledette zecche dei canguri che saltano piu' di loro e ti si avvianghiano amorevolmente finchè a suon di strattoni non te le levi dai coglioni (che rima eh) ed ecco che..ma no....o cazzo...5 van sotto i 4.000 dollari!!! Incredibile, si parte di hot-line, si prendono due appuntamenti per il giorno stesso, uno è già venduto, un altro viene da noi il giorno dopo e l'ultimo, assurdo visto che stiamo parlando di annunci del WA che è grande come Spagna Francia e Germania, è proprio di Gidge, 3 km da qui! Lo lasciamo per ultimo. Ma veniamo ad elencare i soliti incredibili incontri australiani. Il Primo van, un Mitsubishi che se non fosse vissuto sempre in australia avrebbe visto le due guerre, è a Midland. Arriviamo a casa del proprietario, suoniamo niente, risuoniamo niente, iniziano gli hello, niente, contro hello meno di niente, mi parte un tic all'indice della mano destra che scarico energicamente sul campanello intonando la Tourandot e....niente. Allora facciamo per salire nella nostra Super Lussuosa Land Cruiser (si fa per dire insomma, pale, badili e filo spinato sono di serie) e da dietro avvertiamo una vocina..oh sorry...I was sleeping...Ci giriamo e...oh Cristo questo c'ha almeno un secolo piu' del Van!!! Un bel vecchino di ...? anni ci sorride e ci indica il suo gioliellino, arredato con le sue mani. Fornello, aria condizionata tipo pinguino, letto a scomparsa, televisore, corrente elettrica, vani porta oggetti e se non fosse che c'ha una certa età sicuramente sarebbe riuscito a metterci dentro pure la sauna. Guardo Erika. Si già è innamorata Lo sapete come è lei, è una personcina compassionevole, ma questo è un viaggio da duri e non si puo' partire col GeriatricVan, che quasi mi tocca portarlo io sulle spalle “però c'ha la tv, è già sistemato..” si si, è carino, taglio corto, ora vediamo gli altri...e dopo 2h e 35 dove il nonnino amorevole ci racconta delle sue ex mogli, della carrozzella elettrica e di come si fosse ammalato a causa di un pessimo lavoro ci lascia finalmente andare. Bello il nonno, vi giuro che scherzi a parte mi era pure venuta voglia di andarlo a trovare un paio di vole al mese. Bello lui.

Anyway, proseguiamo a velocità mostruosa (115 km/h che qui è come andare sulla luna) verso il secondo appuntamento in forte ritardo e ovviamente arriviamo al buio. Anche qui hello, hello e dopo 5 minuti esce un omone tipicamente Aussie quindi già completamente Pissed (alias completamente ubriaco). Ovviamente del Van abbiamo giusto percepito la forma e abbiamo cordialmente salutato con la promessa di tornarlo a vedere a breve.

The Day After

Dopo un paio di ore ad aspettare eccitati l'arrivo del terzo Van, il terzo mitsubishi di seguito anche questo passo corto, decidiamo di chiamare i proprietari. “ Si arriviamo tra un'oretta”. Bene fa Eri, che ne dici se intanto andiamo a vedere quello qua dietro?” Detto fatto. 5 minuti di macchina e....meraviglia delle meraviglie un Possente Mazda E2000, back 3x2, è lì ad attenderci. Nel senso che il proprietario, un altro vecchietto che se la deve essere goduta non poco, era intento a farlo partire visto che non ne voleva proprio sapere di mostrarsi in tutto il suo splendore. E' lui E' lui!!!! Eravamo completamente impazziti all'idea di aver trovato ESATTAMENTE QUEL CHE CERCAVAMO in un paese grande quanto tutta l'europa ex blocco sovietico annesso, ESATTAMENTE dal vicino di casa e perdipiu' giornale!!!! Io mi trasformo immediatamente in un ingegnere meccanico e inizio a chekkare qualunque cosa, ammortizzatori, motore, gomme e, dopo non aver capito assolutamente un cazzo sulle condizioni del piccolo, inizio a fare le domande piu' disparate al proprietario il quale non sa che dire, visto che ne sa meno di me. Rimaniamo che di lì a poco saremmo tornati con Nigel, il nostro superstrong Farm Manager, a controllare meglio la macchina. Sbrigati i soliti convenevoli australiani (guarda la mia tenuta, dai un'occhiata al garden, questi sono due pappagalli che...dai bevete un caffè...riusciamo a tornare in fattoria, dove chiudiamo la pratica dell'altro van da visionare in tre nanosecondi e partiamo alla volta del nostro timido Autocarro. Ovviamente al ns arrivo ci è toccato caricare un frigo (il vecchietto forse era lì da 4 ore a sudare per muoverlo alla velocità di 5 mm/h). Ci mettiamo tutti assieme, io come al solito faccio finta di spingere, Erika fa di tutto per spingere ma era piu' veloce il vecchio ed ecco che Nigel con l'anulare sinistro alza il frigo e lo deposita delicatamente nel Van. Dopo essermi asciugato il sudore dalla fronte ovviamente con l'avambraccio, presento Nigel al vecchietto, soliti convenevoli australiani, ed ecco che Nigel si sdraia a terra preso da una furia incontrollabile e inizia a toccare, annusare, assaggiare ogni tipo di liquido che fuoriesce dal Van. Poi si alza e tra un fucking e un altro tasta le gomme come farebbe chiunque con un bel paio di tette di quelle che sappiamo noi, massaggia il tubo di scappamento, alza lo sguardo al cielo, si gira contraffatto, noi in preda alla tachicardia e al sudore freddo ai palmi delle mani, lui sospira, corruccia la fronte china la testa e la rialza, ed esclama “That's all Right”. Fanculo Nigel, mi hi fatto toccare la morte con la punta del naso. Partono gli abbracci, le risatine isteriche e tutto quanto ne conviene e si inizia a trattare il prezzo. 3.500 dollari di partenza.

Qui in Australia, dove tutto è magico come raccontavamo l'anno scorso e continua evidentemente a esserlo, quando vuoi una cosa, basta chiedere.

Nigel “ Ci sono un p' di cosine da fare, il passaggio di proprietà (40 euro ndr) e sicuramente vista la lunga strada qualcosa si romperà. I ragazzi offrono 3.000, ti senti contento Mate?”

“ Oh Mate, se i ragazzi sono contenti, io sono contento”.

FANCULO SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

Così mi piace porca troia, io la amo questa terra

Si firma l'atto di vendita ed è' fatta, proprio come in Italia: un semplice foglio da spedire in motorizzazione al quale seguirà una parcella che ti verrà recapitata a casa e che potrai tranquillamente pagare in posta, via internet o semplicemente telefonando a un numero. Ma notaio, ehm, collaudo ehm, ecc ecc ecc. Io la amo questa terra, cazzooooooo!!!

E' passata una settimana e il ns. Bimbo sta bene, è qui in giardino che riposa e familiarizza con la sua nuova casetta. Oggi è giovedì, il Quokka è uscito e noi, ormai per routine coniugale, lo abbiamo acquistato. Oggi, non c'è nessun Van in vendita.

giovedì 4 ottobre 2007

Mao is Back...



Qualche giorno fa, togliendo qualche erbaccia dal campo di lavanda, si parlava del rientro di Matteo dallo Zambia e di quanto sarebbe bello beccarci tra un po', on the way. Mao (questo il soprannome affibiatogli a causa della sua immediata cinesizzazione dopo una canna – vedi foto... ;) è il buddy conosciuto in Nuova Zelanda (a destra troverete il suo linkato il suo blog) col quale abbiamo viaggiato nel suo van ed è lo stesso che ha mandato una email lo scorso maggio dicendo “ragazzi qui in NZL fa troppo freddo, stavo pensando di andare in India, che dite? Siete liberi?” “eccoci qua” e anche questa volta, un paio di gg dopo, come per magia, ecco arrivare la sua email che dice “ragazzi, non so che fare, se iscrivermi a un master o partire per l'Australia”. Ovviamente è bastata una spintarella e tempo di sbrigare le solite formalità, Mao arriverà il 20 ottobre, proprio qui a Gidge!!!