venerdì 15 maggio 2009

Dall'altro lato dell'amore

Si, siamo a Melbourne. Già da un po' a dire il vero.
E' che la pigra vita Melbournese ti tira dentro come un aspirapolvere e tu, inconsciamente, ti trovi in quel sacchetto di arte in movimento, graziosi localini, concerti quotidiani e mercatini dell'usato più vintage. Buon cibo e amici veri ne fanno da scena principale, come un quadro in movimento.
Viviamo in uno di quei Kibbutz d'oltreocean-i, altra casa stesso spirito.
Condivisione e aiuto reciproco.
Il tutto si svolge sotto una coltre costante di nubi che minacciano bufera grande ma che finora ci han graziato, lasciandoci, per così dire, al buio h24. Il sole fa capolino solo per poche ore, per pochi giorni, durante il lungo autunno SudVictoriano. E ovviamente, come buon spirito australiano, non si perde nemmeno un raggio di quel sole in letargo, per festeggiare a barby e buon spirito australiano.
Solo che di raggi ce ne sono stati solo uno e quindi attendiamo con ansia di celebrare nuovamente il “divin cuocere”.
Nel frattempo manicaretti da tutto il mondo vengono sfornati ogni sera; india, medioriente, con una forte influenza italiana. Una sorta di via della seta culinaria insomma.
La nostra stanza è una stupenda sunroof (come si dice in italiano? Ah, si, veranda) grande quanto il ns.Van a Perth ma con vista sul giardino e tanta, tanta (grigia) luce.
La veranda di una casa all'asta.
Qui con noi vive Charlie, uno conigliozzo nano albino. E voi direte: “e che cazzo, le ha proprio tutte!”
Eh no ragazzi non avete capito, nell'ambiente dei Petshop è uno che conta, uno di quelli che va via come il pane.
Charlie ha tre mesi, caca ovunque e adora l'uva sultanina.
E a colpi di gola il Lake e la Dubay si dilettano giornalmente nell'istruire il malcapitato coniglio a diventare un bravo cane di città. Uvette sultanine per chiamarlo, coccole e bacetti (incredibilmente ricambiati) non appena sale in braccio.
Charlie ama Erika. Trotta per la casa finchè la trova, le salta in grembo, si spalma tutto come la nutella sul pane buono e attende languidi carezzotti in luoghi conigliamente sconosciuti
Appena terminato il massaggio, si scuote tutto, salta al collo della sua amata e la bacia appassionatamente all'infinito.
Dopo qualche intenso minuto Erika lo lascia andare e baldanzoso salta su di me, due girettini, due sniffatine e poi mi avvisa, pisciandomi addosso, che “quella lì” è roba sua. Che carino, Charlino il nano albino!
In questi giorni deliziosamente sonnolenti, dove il vento scuote gli aceri e le betulle ornamentali di questi giardini lussureggianti, ricordando loro che è tempo di cambiar pelle, di prepararsi all'inverno, quel vento che porta a sé foglie e frutti secchi, giallo oro e bronzo acceso, li porta al cielo e li abbandona delicatamente al suolo, lasciando montagne insormontabili di foglie secche ovunque, che se pure rastrelli tutto dopo due minuti è come prima, ecco, in uno di questi giorni deliziosamente sonnolenti è nato Jacob, il figlioletto di Yuvi e Leah. What a blessing!
Così passano I nostri giorni Melbourniani, tra una passeggiata, abbracci fraterni e qualche caccolina da raccogliere qua e là. Cullati dal piacere delle piccole cose.
E in attesa del ritorno a Perth, programmato per fine mese.
Giusto il tempo di impacchetare un po' di cose e poi....Italie! Italie!




Our Beautiful room

Pop and his new friends

Farinacei al fuoco

Charlie nel su' cottage



Bacetti profusi

Pizza Tel Aviv


Lago spodestato