Melbourne, again. Iniziare da dove si è terminato, così, per non perdere nessun attimo.
E per magia ecco spuntare uno dopo uno tutti gli amici che in questi anni australopitechi ci hanno accompagnato. Tutti o quasi. E chi non c'è c'è uguale, attraverso nuovi compagni, nuove esperienze. Perchè a Melbourne ci sei sempre. Anche se non ci sei.
The place to Be, intonano le targhe del Victoria. Il posto dove essere te stesso.
Doesn't matter how, I don't care. Che sarà?
Tre carte di fronte a te, scegline una e sarai quel che sarà.
E così siamo finiti a Kew, un quartiere far away in una casa scentemente idilliaca.
Enormi e luminose camere da letto, sorrette da una moquette di un tepido rosso del carmiglio, e avvolte da una sottile natura botanica.
Perchè Ben, il coinquilino di Yuvi, è un giardiniere. Ma di quelli che inventano e creano I bellissimi giardini di Melbourne.
Ben è giapponese. O meglio è australiano. Ma è giapponese. Nel senso, è bianco, con sguardo caucasico e uno sbuffo di riccio bruno che ogni tanto si fa strada tra I suoi sublimi pensieri giapponesi.
Diciamo che è una sorta di giapponese che è emigrato in Australia prima che fosse concepito. Non attraverso I genitori, australiani da 7 generazioni, bensì dalla vita. Solo che gli faceva piu' comodo nascere australiano.
Sguardo basso e fiero, voce al miele, mai invadente, sottile ma profonda, il nostro samurai delle High-way scandisce il tempo seguendo il suo respiro. Protetto dalle sue soffici ed eleganti movenze.
Eccoli là, tutti subito....no, non è gay.
E' solo giapponese.
Fidanzato a una giapponese. Che ora è in Giappone.
E quali migliori onori di casa da Ben se non cucinare per noi qualcosa per lui di tradizionale, ovvero una bella Miso Soup? No aspetta. Mica quella cagata che ti danno al ristorante Jappa che sa di calzino overused con qualche scorreggia di verdura che galleggia qua e la. Qui si parla di cose serie.
Preparazione al tavolo su apposito fornelletto, miriadi di verdure ovunque a tua disposizione per la cottura, eleganti salse e bramosi pezzetti di porco sparsi qua e là. Per non parlare dell'entree!!! Involtini di polipo giapponese (?!?) al profumo di alga e scaglie di pesce secco on top. Che bello Kyoto in Melbourne. Una sorta di Jappalia. O Austrone, qual si voglia. Anyway. The place to be.
E Ben è giapponese quanto gli pare ed è bello come il sole. Ed è così bello che il giorno dopo il mio compleanno, dopo due giorni che non ci vedevamo, si è presentato a me con una bottiglia di spumante sussurando....beh...buon compleanno allora!
Ma poi vuoi mettere che culo per noi, che in un colpo ti fai due amici, uno australiano l'altro giapponese e li incontri tutti e due contemporaneamente?
Zen (ops Ben) e l'arte della Miso Soup
Ah Jah!
Tra futuro e passato. Ora Testar Gr, quella che noi semplicemente chiamiamo Casa.
Calfield, Hebrewstyle, si presenta sempre uguale, elegante e sbarazzina, vibrante ma mai rumorosa, come quella effervescente ma elegante ragazza facoltosa che fa tesoro dell'eredità e avanza per intelletto e qualità, e mai per uso e abuso.
A Testar Gr, davanti al fuoco, all'improvviso appare un Supereroe, sai proprio quello che in gioventù avresti sempre voluto incontrare, tutto avvolto nella sua tutina superaderente vista pacco di quel candido azzurrino Mixrosoft Vista, quello buono e senza macchia alcuna, quello che avresti sempre e voluto a proteggerti quando impaurito e indifeso ti riparavi sotto la gigantesca scrivania di papà?
Proprio lui
Ta-taaaaaaaaaaaaaan!
SSSuperDudù
Solo che Dudù ha un casco in mano, mi viene incontro e mi fa, sai I tempi non sono piu' quelli, qualcosa dovevo pur fare e ho aperto sto business qui, DuduLand Deliveries, cioè io ho la moto, mi chiamano, mi chiedono di portargli birre e sigarette, ogni tanto del cibo e io 8 $ gli porto tutto.
Ridestandomi di scatto dal mio torpore under-desk, mi sveglio e penso “è un'allucinazione”.
Ma il pensiero ahimè era piu' lento delle parole, giacchè mi son trovato a domandargli cose. All'allucinazione dico.
Guardandolo bene, la microtutina vista-pacco azzurro-Vista ce l'ha, in piu' vedo che mi sta rispondendo con criterio, quindi forse, finalmente avevo trovato il mio incommensurabile Supereroe di tutta un'infanzia!!!!
Si, è lui il mio supereroe.
Dudù di Israele
Che viene in Australia e per avere il visto si apre la sua aziendina (la sua moto) e si mette a lavorare inventandosi il business per autosponsorizzarsi. Che Grande! (come direbbe il Vecchio Sparo)
“Dudu, suona il tuo telefono!”
“Si, pronto? Che marca? Certo, 12 giusto? Bene, ci vediamo in quindici minuti."
"Ciao Ragazzi scappo, eh lo so, qualche pecca ci doveva essere, e qui quando ti chiamano ti chiamano. Ciao!!!!”
Rubrica: Pensieri a Perdere
L'altro giorno mi è capitato di trovarmi alla fermata del tram verso le 21. Accanto a me due ragazzini che mi ricordavano I momenti “caldi” dell'adolescenza, quelli in cui se fumi sei qualcuno e se fumi marlboro lo sei ancor di piu', che educatamente fervidi salivano sul tram, facevano il biglietto e salutavano due coetanei. Dopo qualche fermata un brusio di sottofondo si faceva strada tra I colli delle persone e girandomi mi sono accorto degli 8-10 ragazzini che si salutavano e parlavano. E di stop in stop ne salivano altri, tutti amici, tutti della stessa compagnia. Per poi scendere tutti insieme e andare a divertirsi.
Pensando a me, a noi, alla nostra adolescenza, mi è venuto da dire....oh, ragà, ma quanto siamo vecchi?????

Melbourne's Landscape