domenica 30 settembre 2007

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Ho tentennato parecchio prima di sposare la “tecnologia” del Blog. I miei 35 anni mi obbligano a tenere un certo rigore gerarchico e come per i nostri genitori l'Atari era un alieno dalle sembianze franco-giapponesi (per non parlare del commodore 64 – una macchina da scrivere senza rullo e inchiostro), così per me è il Blog, questa parola così corta e molliccia, una bolla di sapone, un buco nel terreno che ingurgita informazioni su informazioni per poi trovarti un giorno, chissà, a incontrare qualcuno che sa già tutto di te..in ogni caso, a parte le mie solite puttanate, diciamo che sia io che Erika ci siamo rotti di mandare email con fantomatiche connessioni da cercare nell'internet point di turno a 25 k al secondo..ore su ore per due cazzate. Qui una botta sola e via.

E vai di prima botta

La maggior parte di Voi sa che l'anno scorso, mollato tutto, siamo partiti per sei mesi alla volta dell'Australia e penso ormai, voce dietro voce, che a parte una breve parentesi a Mumbai senza alcuna voglia di volerla fare (problemi di scalo), quest'anno ci siamo tornati, in Australia, partendo proprio dallo stesso punto, Perth, dallo stesso posto, la Farm di Gidge, dove ormai lavoriamo da piu' di quaranta giorni. Rispetto all'anno scorso, Zio Roger c'è poco, si è visto un paio di week end piacevolmente passati insieme a piantare fottuti Eucalyptus da 150 kg (100 alberi) e, terminata la giornata, a bere come spugne il suo fantastico vino (quest'anno in compagnia della moglie) fino allo svenimento. Come dicevo non c'è spesso, ma in compenso Zio ci ha lasciato la Land Cruiser, così, se abbiamo bisogno di muoverci... :) In piu' a casa abbiamo pure internet yup!

Devo dire che le prime settimane sono state un po' pesanti, passate per lo piu' a togliere le solite fantomatiche erbacce dal campo di lavanda (un mese!!! si perchè lo scorso anno non vi ho quantificato il campetto....100 filari in media di 150 metri l'uno – totale una 15 di chilometri sulle tue ginocchia...ora capirete perchè un mesetto pesantuccio...).

Ma ad allietare le ns giornate di lavoro per fortuna da una settimana è il lavoro nel fantomatico vigneto. Al ns arrivo spiacevole sorpresa l'ultima varietà di vino, petit verdot, non ce l'ha fatta e quindi abbiamo da ripiantarla da capo. Inoltre c'è un altro vigneto in costruzione, dove invece pianteremo dello Shiraz. E un'altra mesata è assicurata.

Per chi invece si domanda come passiamo la giornata a 45 km da un centro abitato che si possa chiamare tale dico...non lo so nemmeno io!!! Diciamo che sei talmente stanco che riuscire a cucinare è già un grande obbiettivo da raggiungere. Si fa vita semplice, si ammira la primavera destarsi lentamente da un letargo forzato, i primi animali ancora sonnolenti fanno capolino tra un timido bocciolo di fiore e un violento acquazzone. La sera la prima cosa prima della doccia è il fuoco. Santo fuoco! Che di notte fa un freddo truce. Quindi, appena parcheggio il ns ehm Land Cruiser mi dirigo verso la capanna del legno e con l'ascia...hahaha ci avete pensato eh a super Lago dopato che spacca ciocchi di legno con la forza bruta della meditazione di scuola himalayana si mette in posizione del loto e li apre come cozze muvendo solo l'arcatta sopracigliare sinistra...e con l'ascia preparo dei legnetti da mettere sotto i ciocchi che sennò manco Grisu' li accenderebbe tanto sono coriacei...Erika nel frattempo si massaizza e prepara un paio di manicaretti coi controfiocchi (non dimenticate che siamo in australia e qui anche una pasta in bianco ha piu' colesterolo di una foca monaca ai ferri), gara di rutti e scorreggie e poi, verso le otto, si va all'altro mondo abbarbicati sul divano che il giorno dopo c'è la gara di bestemmie a chi si alza a spegnere la sveglia.

Ma torniamo alle novità, quest'anno sono dei nostri un paio di personcine che lavorano qui con noi: Lou e suo figlio Jon. E' scattato il colpo di fulmine. Lou è una rimastina sessantottina di 48 anni molto very hippy di origini olandesi che adora l'organico, quindi per chi adora le addizioni non sarà difficile capire che dopo una settimana..we got it!!! Jon è il tipico countryboy da un metro e novanta per 105 chili che alza tronchi d'albero come io di solito sollevo la mattina i peli dei miei baffi per vedere se ho qualche punto nero. Con loro si parla un sacco, filare dopo filare. E parola dopo parola è partito l'ormai famosissimo Italian Friday, che consiste in una ripatriata a casa nostra con degustazione di prodotti tipici, vini locali e la famosa spezia di cui parlavo sopra. A noi si è aggiunta la miglior amica di Lou, Bernie. Come descriverla...nata in Nuova Zelanda, ama il freddo, ha piu' tatuaggi lei di Tommy Lee, ha vissuto in Tasmania, ama i motori (!) e si è trasferita da poco in WA, dove vive in una Roulotte parcheggiata nel giardino di Lou...un mito!! Abbiamo scoperto che ha la licenza di pesca e quindi verso metà di novembre si è organizzato un week end al nord just fishing and...in the middle of nowhere! Cool!

Insomma stiamo bene, super bene, si lavora ( 50-55 h a settimana – abbiamo un giorno libero ogni due settimane che passiamo solitamente in un centro commerciale piu' che immenso a 45 km da qui con la promessa a noi stessi di spendere poco e per il giusto e sistematicamente ci troviamo a casa con 3 pacchi di liquirizie, 12 di Worms, 4 stecche di cioccolata e l'immancabile patatina al vinegar), si risparmia, in attesa di comprare un Van e di partire direzione Melbourne ma per la strada lunga: nord, est, sud: 3 mesi 14.000 km!!!

Questo è un po' il riassunto tra le varie cosette accadute, non è mai semplice riassumere un discreto periodo di tempo in qualcosa che non sia troppo tedioso. E anche perchè è ora di andare all'altro mondo sul divano

Prut! Burp!

E&A



II piccolo Jon & Lou Lou